Tuo figlio si toglie le scarpe e rimane scalzo, e tu cominci subito a brontolare. Tranquilla, quel gesto è fonte di preoccupazione e irritazione per la maggior parte delle madri. Eppure secondo gli esperti in realtà favorisce la crescita dei bambini. Cosa dicono le ricerche sui bambini scalzi?
Sostanzialmente tre cose: libertà, felicità e intelligenza. Uno studio che ha fatto il giro del mondo demolisce la teoria secondo cui bisogna far indossare le scarpe ai figli fin da piccolissimi, e sfata antiquati miti su raffreddori, educazione e problemi fisici.
La ricerca, intitolata “Podologia preventiva: bambini scalzi significa bambini più intelligenti”, è promossa dalla Universidad Complutense di Madrid. Si sentono comodi e felici, esplorano e crescono nel modo giusto: perché non lasciarli scalzi?
Che dice la scienza?
“Il movimento fisico e gli stimoli sensoriali che il bambino riceve attraverso i piedi nudi contribuiscono ad accelerare la crescita, lo sviluppo propriocettivo e intellettuale”, afferma Isabel Gentil García nel testo.
La studiosa mette in discussione, inoltre, le raccomandazioni dei pediatri di far indossare le scarpe ai bimbi di pochi mesi, cosa che servirebbe solo a proteggerli dal freddo.
Gentil García avverte che con il piede coperto il bambino viene privato delle informazioni tattili e della percezione della posizione e del movimento del corpo nello spazio. Secondo l’esperta, i bimbi scalzi sviluppano più velocemente le abilità motorie e la coordinazione tra mano e viso.
Un approccio multidisciplinare sostiene che i piedi sono un mezzo per ricevere informazioni sul mondo esterno, poiché a contatto con superfici e materiali diversi.
Il ruolo dei piedi nei bambini scalzi
Secondo alcuni neurologi, fino ai dieci mesi di età il bambino ha una sensibilità tattile più sviluppata nei piedi che nelle mani. I piedi gli consentono di sperimentare e conoscere attraverso il tatto.
Non dobbiamo privare i piccoli delle informazioni percettive. Per questo l’università madrilena difende l’importanza di lasciare i bambini scalzi.
Consideriamo le fasi di sviluppo dell’intelligenza formulate da Piaget. In quella senso-motoria sono importanti la manipolazione, il movimento e l’organizzazione delle informazioni sensoriali, poiché offrono al piccolo una prima nozione di sé, dello spazio, del tempo e della casualità.
I piedi sono ricettori privilegiati che contribuiscono a sviluppare meglio l’intelligenza del bambino. Essa nasce da una complessa interazione tra l’ambiente e l’organismo, e uno dei fattori ambientali più influenti è la conoscenza del proprio corpo.
I bimbi scalzi che poggiano i piedi su qualsiasi superficie – comprese quelle irregolari – hanno un migliore sviluppo muscolare. Senza scarpe, infatti, non hanno un peso da portare e sono più liberi nei movimenti. Ciò consente loro di controllare meglio il corpo.
Bimbi scalzi, perché?
A tutti i bambini piace andare in giro scalzi, o nudi, senza pensare alle conseguenze sulla propria salute. Quest’abitudine li fa sentire più comodi e offre numerosi benefici:
- Aumenta la consapevolezza di se stesso attraverso l’osservazione dei movimenti delle dita, il tatto, l’odore del piede.
- Contribuisce alla formazione della pianta del piede, evitando il piede piatto.
- Facilita e stimola la camminata.
- Tiene lontani batteri e sudore, impedisce la formazione di funghi, calli e cattivi odori.
Bambini scalzi, più liberi, intelligenti e felici
Gli adulti si innervosiscono quando vedono i bimbi scalzi, ma i bambini sono più felici senza scarpe.
I bimbi scalzi hanno un contatto più profondo con l’ambiente circostante e percepiscono il mondo in un altro modo. Contemporaneamente scoprono il proprio corpo.
“All’inizio dello sviluppo dell’intelligenza non esiste una differenza tra l’io e il mondo esterno, è un tutt’uno”, dicono gli specialisti. Per imparare devono esplorare e avere un contatto diretto con le superfici.
@Chiropraticacaronti
Fonte: https://siamomamme.it/bimbi-scalzi-piu-felici-intelligenti/