Quando si dice che il corpo umano sia una macchina portentosa, non si sta di certo facendo un’affermazione esagerata! Se infatti andiamo a leggere i numeri e le caratteristiche del complesso sistema corporeo di cui siamo dotati, non possiamo che rimanere sorpresi dalle sue infinite capacità.
Di seguito abbiamo raccolto una lista di 25 super-poteri che sicuramente vi strapperanno qualche “wow!”.
1- La cornea è l’unica parte del corpo priva di vasi sanguigni. Essa riceve infatti ossigeno direttamente dall’aria.
2- Il cervello umano ha una capacità di memoria che supera quella di un hard disk da 4 terabyte.
3- I neonati umani sono in grado di respirare e deglutire allo stesso tempo per i primi mesi di vita.
4- La tua testa è composta da 29 ossa (8 nella scatola cranica e 21 nella faccia).
5- Un impulso nervoso può arrivare a viaggiare alla velocità di oltre 400 km/h.
6- Un singolo cervello umano genera in un giorno più impulsi elettrici di tutti i cellulari del mondo messi insieme.
7- Un corpo umano di medie dimensioni contiene zolfo sufficiente ad uccidere le pulci di un cane, carbonio sufficiente per 900 matite, abbastanza potassio per azionare un’arma, grasso sufficiente per 7 saponette e acqua per riempire un barile di 50 litri.
8- Lungo una vita intera, il cuore umano pompa 180 milioni di litri di sangue.
9- Nel tempo che impieghi a leggere questa frase, 50.000 cellule del tuo corpo muoiono e vengono sostituite.
10- Le impronte digitali si formano nell’embrione umano già dopo i primi due mesi di sviluppo.
11- Il cuore delle donne batte più velocemente di quello degli uomini.
12- Un uomo di nome Charles Osborne ebbe il singhiozzo per 68 anni consecutivi (dal 1922 al 1990).
13- Secondo molti studi, i mancini vivono in media 9 anni in meno dei destri.
14- Due terzi della popolazione mondiale piega la testa verso destra quando deve baciare qualcuno.
15- Una persona dimentica in media il 90% dei suoi sogni.
16- La lunghezza totale dei vasi sanguigni umani si aggira intorno ai 10.000 km.
17- La frequenza cardiaca è in generale più bassa in primavera che in autunno.
18- In una vita intera, una persona può ricordare 150 trilioni di informazioni.
19- Quando arrossisci, anche il rivestimento del tuo stomaco diventa rosso.
20- Disperdiamo l’80% del calore corporeo attraverso la testa.
21- La sensazione di sete appare già quando perdiamo l’1% del liquido corporeo; se ne perdiamo il 5% rischiamo di svenire, con il 10% addirittura possiamo morire per disidratazione.
22- Ci sono almeno 700 enzimi attivi nel corpo umano.
23- In media, un bambino di 4 anni pone 450 domande al giorno.
24- Non solo gli umani, ma anche i koala hanno impronte digitali uniche.
25- Ogni essere umano sbatte le palpebre 12.000 volte al giorno.
Quella che comunemente chiamiamo gobba, e che in medicina si chiama ipercifosi, è un’accentuazione della curvatura fisiologica della spina dorsale, nota come cifosi. Questa condizione patologica è visibile soprattutto nelle donne di età avanzata e può essere causata da vari fattori, quali artrite, osteoporosi, debolezza muscolare o anche solo abitudini errate.
Di solito si presenta in forma lieve e sopportabile, ma se si aggrava può davvero essere invalidante, poiché genera dolore, difficoltà nella respirazione e nella digestione e molto altro.
Quando si hanno dei problemi in tal senso è fondamentale consultare un Chiropratico , ma poiché siamo dell’idea che prevenire sia sempre meglio che curare, vogliamo consigliarvi 4 dritte per prevenire la comparsa di questa fastidiosa condizione.
La pratica dello yoga ha come effetti principali il rafforzamento dei muscoli e il miglioramento della flessibilità. Per questo è stato ampiamente osservato che la pratica di questa disciplina aiuti a contrastare l’insorgenza di una cifosi accentuata.
Mentre la vitamina C, cioè l’acido L-ascorbico aiuta il tessuto connettivo a rimanere in salute, la vitamina C permette di assimilare il calcio ed è fondamentale per la salute delle ossa.
Mantenere una postura corretta nella vita di tutti i giorni non è facile, complice la sedentarietà imperante nelle nostre attività. Sforzarsi in questo senso però può avere effetti incredibili: a beneficiarne sono soprattutto i muscoli della schiena che si fortificano e sostengono meglio la colonna vertebrale evitando che collassi.
Esercizio fisico costante ci aiuterà a rafforzare e mantenere tonici i muscoli della schiena e del collo, prevenendo contemporaneamente la perdita di vigore nelle ossa. Come nel caso della postura, mantenere i muscoli in salute vuol dire pesare meno sulla spina dorsale.
Avete mai riflettuto su quanto il nostro corpo sia una macchina praticamente perfetta?
Nonostante qualcosa possa andare nel verso sbagliato, continua ad esserlo perché porta avanti con estrema precisione migliaia di processi involontari, senza che noi ne siamo al corrente. Ciò che è ancora più curioso è il fatto che esistono dei collegamenti insospettabili tra le diverse parti del corpo: sapete ad esempio che una dentatura non allineata può causare problemi di deambulazione? Il motivo è facile da spiegare…
Quando parlano di occlusione, i dentisti si riferiscono alla chiusura delle arcate dentali: ognuno di noi le serra in maniera differente anche se esiste un solo modo di farlo correttamente. Per considerarsi normale, l’occlusione dentale deve comportare le seguenti condizioni:
1) L’arcata dentale superiore si sposta in avanti rispetto a quella inferiore, e la coppia di molari e premolari superiore precede di mezzo dente circa l’omologa inferiore.
2) Ogni dente tocca esattamente due denti dell’altra arcata.
3) Gli incisivi superiori coprono di un terzo la lunghezza di quelli inferiori.
Solo se si verificano tutte e tre le condizioni i muscoli del volto e del collo non sono soggetti a tensioni. Al contrario, se si verifica una situazione differente da quella descritta, vuol dire che l’occlusione è causa di un anomalo funzionamento dei muscolisopra citati, oltre a quelli responsabili della deglutizione, della masticazione e dell’articolazione dei suoni.
L’anomalia si estende però anche ad altri muscoli del corpo, come quelli addetti alla deambulazione e alla postura. Il motivo? La tensione si propaga sulla colonna vertebrale che ovviamente determina il modo in cui camminiamo. Non è raro che soggetti che manifestano problemi ai denti e malocclusione accusino anche mal di schiena, cifosi e deambulazione scorretta.
Le problematiche che può causare una malocclusione sono anche altre: può essere compromesso la struttura dell’orecchio interno, provocando vertigini, giramenti di testa improvvisi e problemi a mantenere l’equilibrio, e possono scaturire anche reflussi gastroesofagei.
Dunque, i motivi per cui ci si dovrebbe prendere cura dei denti non è solo per un fatto estetico ma, come ci si doveva aspettare, per mantenere in salute tutto il resto del corpo.
Se soffrite di questi sintomi non esitate a contattarci la Chiropratica Caronti è ciò che fa per voi.
E’ importante tenere in considerazione l’intestino come causa di mal di schiena.
Intestino e schiena sono intimamente collegati da molti punti di vista, sia anatomici che funzionali: per questo si influenzano a vicenda.
Tutta la struttura dell’intestino, dal tenue al colon, è in intimo contatto con la colonna vertebrale e con i suoi muscoli.
Si può quindi capire come l’irritazione cronica dell’intestino possa avere un effetto negativo sui muscoli della schiena, rendendoli maggiormente contratti.
A fare le spese di questa situazione è in particolare il muscolo psoas, che vedremo più tardi, ma che come puoi vedere è uno di quelli più a contatto con l’intestino.
Tutto ciò che mangiamo serve a nutrire i nostri tessuti, compreso il tessuto muscolare.
Se la nostra dieta è povera di nutrienti provenienti da cibi freschi, ed il nostro intestino è cronicamente poco funzionante, l’assorbimento dei nutrienti sarà scarso.
Di conseguenza, peggiorerà la qualità dei nostri tessuti, ed il tessuto muscolare sarà uno dei primi a farne le spese.
La flora microbica intestinale ha suscitato grande interesse nella ricerca medica dal 2010 in poi.
Si è scoperto che la grande quantità di batteri che popola il nostro intestino è responsabile di una serie di funzioni indispensabili alla nostra sopravvivenza.
Non solo: la produzione di alcune sostanze chimiche può avvenire soltanto in presenza di una flora microbica in buona salute.
In presenza di problemi intestinali, e quindi di verosimile flora microbica non in buona salute, abbiamo una maggiore possibilità di avere dolore ed infiammazione intestinale, che come abbiamo visto possono propagarsi alla colonna vertebrale.
Sfortunatamente non ci sono esami o sintomi che determinino con precisione quando il problema è l’intestino, nè si può escludere che lo sia anche se si hanno “problemi vertebrali”.
Il metodo migliore è fare una valutazione completa e ragionare sui sintomi.
Infatti, chi ha problemi alla schiena legati (almeno in parte) all’intestino:
Un metodo molto funzionale è quello “empirico”: si prova ad impostare un regime alimentare ad hoc per almeno un paio di settimane, e si assiste alle reazioni.
Se c’è un miglioramento parallelo delle funzioni intestinali e del mal di schiena avremo trovato la causa.
COSA PUOI FARE DA SUBITO
Ci sono diverse cose che puoi mettere in pratica immediatamente, senza dover fare alcuna visita o approfondimento.
Questi semplici consigli possono permetterti di migliorare da subito sia la tua funzionalità intestinale, sia il tuo mal di schiena, che questi siano collegati o meno.
Diversi studi hanno indicato che l’alimentazione circadiana è quella che più favorisce le funzioni intestinali e gastro enteriche generali, perchè rispetta i fisiologici ritmi del corpo.
Una leggera attività sportiva e una corretta idratazione aiutano la peristalsi e quindi la corretta attività intestinale.
CONCLUSIONE
Mal di schiena e problemi intestinali sono spesso in concomitanza.
Se si vuole migliorare lo stato di benessere complessivo, si deve lavorare sia sull’ aspetto alimentare sia sull’ aspetto fisico, oltre che naturalmente su quello psicologico.
Nel corso dei secoli l’essere umano ha sempre dovuto adattarsi all’ambiente circostante per sopravvivere.
Alcuni di questi adattamenti hanno stimolato miglioramenti, altri dei peggioramenti. E’ il caso dei nostri piedi che hanno dovuto adattarsi a stare rinchiusi dentro scarpe lisce ma scomode, e a calpestare superfici senza asperità. Questo necessario adattamento alle comodità della civiltà moderna, ha reso più povera non solo la nostra percezione sensoriale ma anche il nostro cialis portamento. Una cattiva abitudine che in molti casi
ha contribuito a favorire sintomatologie dolorose derivanti da una innaturale deambulazione e postura.
Nel tentativo di porre rimedio, molto spesso si è finito con il peggiorare le cose. La maggior parte degli aiuti tecnologici in questo campo, solette e plantari, scarpe pronanti o spinanti, non importa in che materiale o in che forma confezionati, hanno tutti un comune denominatore devastante: proteggere i nostri piedi.
Non si è capito che i nostri piedi non vogliono essere protetti, ma allenati a proteggersi da soli. Se a vostro figlio che non sa nuotare mettete un salvagente, e non fate altro, scordatevi che possa diventare bravo come un pesce. Prima o poi qualcuno dovrà insegnargli i rudimenti del nuoto. Per i nostri piedi il discorso non è molto diverso. Fin da piccoli li proteggiamo e ci dimentichiamo di allenarli. Così facendo proibiamo ai nostri appoggi di incontrare quelle sensazioni che sono promotrici della corretta crescita e forma dei nostri piedi. La camminata e la corsa che ne deriva non è naturale.
Oggi, per crescere dei buoni piedi, bisogna cominciare molto presto. Non bisogna perdere nessuna occasione per far sentire ai nostri piedi il caldo e il freddo e soprattutto non bisogna temere che i piedi si sciupino camminando su superfici aspre. Per voi maratoneti, l’immagine e il ricordo del grande Abebe Bikila, è un buon esempio di questa ricchezza. Certo se non avete cominciato a correre scalzi fin da piccoli come ha fatto lui, scordatevi di poter correre una maratona, ma la ricchezza sensoriale fatta dai suoi piedi, ha reso possibile i suoi successi. L’esperienza fatta a piedi nudi è stata promotrice della sua forza ed eleganza nella corsa, leggera e allo stesso tempo potente. Una rullata al suolo perfetta che lo avrebbe distrutto dai piedi alla testa se fosse stato diversamente. Il piede nudo, che sente il terreno direttamente, diventa il coordinatore perfetto di tutte le sinergie motorie. Un eccellente direttore d’orchestra per quella melodia cinetica che è garanzia di un corretto utilizzo di tutto l’apparato locomotore.
Ecco, voi dovreste esercitare la vostra efficacia allo stesso modo, cominciando con il camminare e poi con il corricchiare a piedi scalzi. Sono le sensazioni di contatto diretto con pressioni diverse nelle diverse parti del piede, combinate a movimenti di rullata e di torsione nelle più svariate combinazioni, che danno ricchezza ai nostri movimenti, rendendoci unici e inconfondibili nel nostro portamento, nella nostra postura ed in definitiva nella nostra motricità.
Dal libro di Norman Doidge, Il cervello infinito, a pagina 104, ecco una conferma dell’importanza dello stimolo sensoriale in arrivo dai nostri piedi; “… il lavoro si sta concentrando sul «controllo motorio grossolano», una funzione che si deteriora con l’invecchiamento, provocando perdita d’equilibrio, tendenza a cadere, difficoltà di movimento. A parte l’indebolimento dell’apparato vestibolare, questo declino è causato dalla diminuzione del feedback sensoriale proveniente dai piedi. Secondo Merzenich, l’aver indossato le scarpe per decenni limita il feedback sensoriale dai piedi verso il cervello. Se camminassimo a piedi scalzi, il nostro cervello riceverebbe una grande varietà di input, come se camminassimo su una superficie irregolare. Le scarpe sono una piattaforma relativamente piana che disperde gli stimoli, e le superfici su cui camminiamo sono sempre più artificiali e perfettamente lisce. Ciò porta a « de-differenziare » le mappe cerebrali a cui afferiscono le piante dei piedi, limitando così la guida che il tatto fornisce al controllo dell’equilibrio. Quindi iniziamo a usare bastoni, stampelle, deambulatori, oppure ci affidiamo agli altri sensi per mantenere l’equilibrio. Ricorrendo a queste compensazioni anziché esercitare i sistemi cerebrali compromessi, non facciamo che accelerarne il declino.”
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